CHIESA DI SAN LORENZO – VAGLI SOPRA
La chiesa del paese, inizialmente dedicata a San Michele e poi a San Lorenzo, nel 1837 venne ingrandita e riedificata a tre navate.
Nella Chiesa è possibile ammirare un’ancona in marmo, scolpita nel 1484 da Pietro da Massa, rappresentante la Madonna del Rosario, ai lati San Lorenzo e San Andrea ed alla base, in bassorilievo, i dodici apostoli.
All’interno della Chiesa sono collocate due croci d’argento del XVI secolo, due inginocchiatoi in legno con bassorilievi e un piviale di seta broccatello
CHIESA DI SAN BARTOLOMEO – ROGGIO
La chiesa di Roggio, dedicata a San Bartolomeo, è situata nel punto più alto del borgo.
Di origine romanica, ha subito successive modifiche nel corso dei secolo, accanto alla Chiesa si innalza una maestosa torre campanaria e dal piazzale laterale si può ammirare un suggestivo manorama sulle vicine montagne.
Opere interessanti sono conservate al suo interno, tra le quali ricordiamo un’ancora in marmo del 1300, posta nel coro, impreziosita con fogliami ed angeli, con molta probabilità eseguita dall’artista Nicolao Civitali e la Madonna delle Grazie, un dipinto al cui lato si trova la statua di Sant’Antonio ed in rilievo è raffigurato San Bartolomeo.
CHIESA DI SAN REGOLO – VAGLI SOTTO
La Chiesa di San Reolo costituisce un interessante testimonianza dello stile romanico nonostante i rimaneggiamenti avvenuti nel 1584.
Situata nel centro della frazione, tra strette vie e lastricati in pietra, si distinfue per la facciata, in stile romano-gotico, caratterizzata da blocchi in pietra calcarea alternati a fasce di marmo bianco, un rosone la impreziosisce e su di essa si apre uno dei due pregevoli portali di marmo che fanno da infresso alla Chiesa.
L’edificio di truttura in un’unica navata e all’ingresso si trova un’acquasantiera risalente al 1400, composta da quattro facce rappresentanti la gioventù, la virilità, la vecchiaia e la morte.
Tra gli arredi sono da ricordare inoltre due pregevoli statue lignee del 600, la prima rappresentante un Cristo, attribuito a maestranze lucchesi della prima metà del 1300, mentre la seconda una Madonna delle Grazie
CHIESA DI SANT’AGOSTINO – VAGLI SOTTO
Interessante testimonianza di carattere storico e architettonico, la chiesa di Sant’Agostino trova le sue origini nel XI secolo e si è conservata praticamente intatta fino ad oggi.
La struttura architettonica è costituita da due navate separate da colonne con capitelli recanti motivi decorativi peculiari dell’Alto Medioevo.
A caratterizzare la Chiesa è la presenza di due absidi in calcare cavernoso con annesso un ex convento di monache agostiniante, di cui troviamo i ruderi, soppresso nel 1796
EREMO DEL BEATO VIVIANO
Suggestiva cappella scavata nella roccia a strapiombo della Valle di Arnetola, l’Eremo rappresenta un interessante esempio di architettura spontanea e di Santuario garfagnino, è proprio in questo luogo, il monte Tambura, che l’Eremita Viviano soleva vivere e pregare.
Nonostanche che a questa figura, oggi considerato il patrono dei cavatori e del Parco delle Alpi Apuane, siano legati miracoli, vuole la tradizione che Viviano fosse un viandante, un pellegrino che dall’Emilia arrivò fino al paese di Vagli, Viviano era un uomo umile, amante della natura e degli animali.
ALPEGGIO DI CAMPOCATINO
Campocatino si trova nel Comune di Vagli Sotto a circa 1000 metri di altezza, è costituito da un grande prato originatosi da un antico bacino glaciale, è un luogo suggestivo tra i più belli delle apuane ai piedi del monte Roccandagia.
Nell’altopiano è ubicata una minuscola Chiesetta ed alcune decine di case in pietra utilzzate un tempo come rifugio dai pastori transumanti.
Dal 1991 questo meraviglioso angolo di Garfagnana è divenuto “Oasi Naturale della LIPU” in considerazione delle numerose specie di uccelli che vi vivono.
La conca primitiva di Campocatino domina il fondovalle e ospita una mostra ornitologica ed un bivacco dotato di ristorante.
Il villaggio pastorale di Campocatino deve il suo nome all’ampio circo glaciale che caratterizza la morfologia del luogo, sui due cordoni morenici, particolarmente su quello meglio soleggiato, si è insediato l’antico agglomerato dei “caselli” (piccole capanne in pietra adibite a stalla e abitazione temporanea) che sopravvive da secoli grazie al tramandarsi della tradizione agro pastorale della comunità di Vagli.