REFERENDUM COSTITUZIONALE IN MATERIA DI RIDUZIONE DEL NUMERO DEI PARLAMENTARI DEL 29/03/2020 – OPZIONE ELETTORI RESIDENTI ALL’ESTERO

Gli elettori italiani residenti all’estero, i cui nominativi vengono inseriti d’ufficio nell’elenco degli elettori residenti all’estero, potranno votare per corrispondenza o comunque in Italia,  inviando esplicita richiesta  (vedi modulo pubblicato al link sottostante) all’Ufficio consolare operante nella circoscrizione di residenza.

SCADENZA PRESENTAZIONE DOMANDA:  08/02/2020

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      OPZIONE ELETTORI ESTERO EDITABILE

INFORMAZIONI GENERALI 

Si svolgerà il 29 marzo, dalle 7 alle 23, il referendum sulla riforma costituzionale per il taglio dei parlamentari. L’8 ottobre scorso la Camera approvava la legge di revisione costituzionale che prevede la riduzione del numero di deputati (-230) e senatori (-115). Il 10 gennaio, 71 senatori di vari gruppi parlamentari depositavano la richiesta di consultazione popolare, che ha trovato il via libera della Consulta la scorsa settimana. In base all’articolo 138 della Costituzione, infatti, un quinto dei membri di una delle due camere, al pari di 500mila elettori o cinque Consigli regionali, può richiedere di sottoporre le leggi di revisione costituzionale o le leggi costituzionali a referendum entro tre mesi dalla pubblicazione delle stesse se queste, nella seconda votazione (richiesta per le leggi costituzionali) non vengono approvate da ciascuna Camera a maggioranza di 2/3 dei suoi componenti. Con la legge di revisione costituzionale approvata lo scorso autunno, si modificano gli articoli 56, 57 e 59 della Costituzioni, ovvero quelli che indicano il numero dei parlamentari. La riforma costituzionale sul taglio dei parlamentari riduce i deputati da 630 a 400 e i senatori da 315 a 200. L’istituto dei senatori a vita è conservato fissandone a 5 il numero massimo (finora 5 era il numero massimo che ciascun presidente poteva nominare). Ridotti anche gli eletti all’estero: i deputati scendono da 12 a 8, i senatori da 6 a 4.

Il quesito referendario reciterà«Approvate il testo della legge costituzionale concernente “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana – Serie generale – n. 240 del 12 ottobre 2019», e l’elettore dovrà apporre una X sul Si o sul NO.

A differenza dei referendum abrogativi, disciplinati dall’articolo 75 della Costituzione, i referendum costituzionali non prevedono alcun quorum. La legge sarà dunque promulgata se verrà approvata dalla maggioranza dei voti validi, a prescindere del numero di votanti. Le operazioni di scrutinio avranno inizio subito dopo la chiusura della votazione e l’accertamento del numero dei votanti.  L’ elettore, per votare, deve esibire al presidente di seggio la tessera elettorale personale (o un attestato sostitutivo) e un documento di riconoscimento.